E’ iniziato il 2025 e finite le feste si ritorna a lavoro.
Per noi vignaioli Gennaio significa, da sempre, potatura. La vite è nella fase di riposo vegetativo , le temperature sono quelle basse invernali e i tralci maturi, tutte le condizioni per poter procedere con l’operazione di potatura.
La potatura nei vigneti viene definita come intensiva, in quanto si vanno a ridurre di tanto le gemme presenti, eliminando tanto legno, ed è sicuramente la più importante delle lavorazioni che si susseguono durante l’anno.
Viene definito lo ‘schema’ produttivo del prossimo ciclo a partire da quello precedente. Nel nostro caso, il metodo di allevamento adottato è quello definito Guyot, ideata dal dott. Jules Guyot, che prevede la presenza di uno sperone a due gemme e un capo a frutto di lunghezza variabile ( da 6 a 12 gemme nel nostro caso).
Fondamentale risulta allora conoscere come si comporta la varietà coltivata in quel determinato terreno e trovare un equilibrio tra numero di gemme e vigoria della pianta. Perseguendo l’obiettivo prestabilito, che nel nostro caso è ottenere uve di qualità, a discapito della quantità.
Capirete bene che in questa fase la sensibilità e l’esperienza del viticoltore gioca un ruolo assai importante.
Da quest’anno in seguito ad un interessamento maturato nei mesi precedenti, stiamo tenendo traccia della data di potatura dei singoli filari. Lo scopo è quello di verificare se le fasi lunari possano avere una qualche influenza sulla rimarginazione del taglio e sullo sviluppo vegetativo delle piante.
E’ facile trovare slogan semplicistici e affascinanti al tempo stesso, noi preferiamo verificare sul campo, coi nostri occhi, cosa accade e solo dopo trarre delle conclusioni.
Gaetano
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